Drenaggio

Il drenaggio è una tecnica terapeutica di eliminazione delle tossine (alimenti, farmaci, ecc.) e dei prodotti del ricambio cellulare, mediante la stimolazione debole e prolungata degli organi di eliminazione, definiti emuntori (cute, polmoni, fegato, reni, intestino).

Si realizza comunemente con gli estratti idrogliceralcolici di piante medicinali attive sugli emuntori.

Il termine drenaggio in medicina convenzionale si riferisce alla pratica chirurgica finalizzata al mantenimento di una "via d'uscita" per l'eliminazione all'esterno di pus o altre secrezioni patologiche. In medicina naturale il significato di drenaggio si è allargato ed è diventato molto più ampio e complesso, tanto da diventare quasi una "filosofia terapeutica". Con esso si intende l'attivazione dei tessuti e degli organi emuntori, per l'eliminazione delle sostanze tossiche che si accumulano nell'intero organismo.

Gli organi emuntori sono quelli deputati alla eliminazione dei materiali di rifiuto dell'organismo. Essi comprendono:
  • reni e vie urinarie
  • fegato e vie biliari
  • intestino
  • polmoni
  • pelle
I rimedi fitoterapici ad azione drenante hanno quindi la funzione di regolarizzare e stimolare l'attività escretoria di tali organi. Nei trattamenti di drenaggio viene inoltre stimolato il sistema linfatico, che è deputato alla mobilizzazione delle tossine accumulate a livello del tessuto connettivo, che delimita gli spazi intercellulari, dove vengono scaricate in prima istanza le tossine che si formano all'interno delle cellule.
Potremmo allargare il concetto anche alle tossine psichiche: i pensieri negativi, le emozioni spiacevoli che inducono la produzione dei mediatori chimici dello stress, che portano l'organismo verso uno stato di logoramento accelerato.
Quando i nostri organi emuntori funzionano in uno stato ottimale, le tossine prodotte vengono adeguatamente eliminate, e l'organismo si mantiene in equilibrio e in salute.

Quando, o per un eccessivo carico di tossine o perché i sistemi di drenaggio non sono sufficienti, si crea un sovraccarico di sostanze dannose, e questo equilibrio viene meno e compare il sintomo.

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La schiera di drenanti

A base di estratti idrogliceroalcolici, favoriscono il drenaggio degli organi emuntori e l'eliminazione delle tossine.

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Disbiosi

Per disbiosi si intende l'alterazione del microbiota intestinale, ovvero la comunità microbica che popola il tratto enterico.

Solo nel colon sono presenti, in termini di peso umido, circa 1,5 kg di batteri.


La flora batterica intestinale si stabilisce sulle mucose del tubo digerente fin dalla nascita e rappresenta un sistema biologico di notevole importanza fisiologica.

Questo ecosistema ha un suo proprio equilibrio che consente, in ogni livello del tubo digerente, il mantenimento di proporzioni abbastanza fisse tra le diverse specie microbiche e, in condizioni fisiologiche o di eubiosi, è costituto da:

90 %

Flora “dominante” anaerobica

Bifidobatteri, lactobacilli, batteroidi ed eubatteri.

9 %

Flora “sottodominante” aerobica

Escherichia coli ed enterococchi.

1 %

Flora “fluttuante”

batteri gram-positivi, gram-negativi e flora minoritaria ma altamente mutagena.

+

Lieviti e funghi

L’ecosistema microbico intestinale è fondamentale per l’integrità della mucosa intestinale e la funzionalità del sistema digerente sia da un punto di vista nutrizionale che immunologico.

Il microbiota, infatti, svolge importanti funzioni come: completamento della digestione dei residui alimentari, sintesi di enzimi e vitamine, decomposizione di sostanze cancerogene, produzione di aminoacidi, sintesi di sostanze ad azione antibiotica atte a controllare lo stesso microbiota, controllo della motilità e della forma del canale intestinale, mantenimento di un adeguato pH intestinale ed un’azione immuno-modulatrice grazie alle Placche del Peyer dove maturano i linfociti.

La flora batterica intestinale costituisce un ecosistema complesso il cui equilibrio è mantenuto dai rapporti tra le varie componenti del sistema. In condizioni di normalità o eubiosi, infatti, i germi simbionti sono in rapporto a quelli potenzialmente patogeni nell’ordine di molte migliaia ad uno. Alterazioni quantitative e/o qualitative di questo assetto determinano il fenomeno della disbiosi intestinale, che ha come conseguenza un aumentato tasso di tossine in circolo ed in tutti i settori dell’organismo, con progressivo danno a carico di tutti i principali organi.

Il dismicrobismo intestinale può avere molteplici cause, tra cui alimentazione scorretta, intolleranze alimentari, trattamenti antibiotici prolungati, eccesso di fumo ed alcool, abuso di lassativi e tranquillanti, vita sedentaria ma anche stress cronico ed emozioni.

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Ripristino eubiosi

La elevata concentrazione di terpinen-4-olo aiuta a mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale e a prevenire la disbiosi.

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Detox

In altre parole, eliminare tossine.


Tossine che provengono da fonti chimiche, virali, batteriche, fungine e parassitarie; l’accumulo di questi insulti tossici nel tempo sopraffà il sistema di difesa e di disintossicazione dell’organismo.

Le tossine da sole agendo su di un corpo indebolito e che ha un pH acido possono causare un crollo delle normali funzioni e dare inizio ai processi degenerativi delle malattie.

Insufficienti minerali e vitamine, eccesso di grassi saturi e consumo di alimenti elaborati generano nel corpo un ambiente di pH acido sbagliato.

Una dieta priva di sostanze antiossidanti, in aggiunta ad elevati livelli di stress cronico, favoriscono lo stress ossidativo ed un eccesso di radicali liberi che causano l’indurimento del tessuto connettivo che impedisce il corretto assorbimento dei nutrienti e l’eliminazione delle tossine, intossicando l’intero organismo. 

Il tessuto connettivo è uno dei quattro tipi di tessuti del corpo umano ed è presente in molte parti del nostro organismo. Esso svolge diverse funzioni importanti, tra cui:

  • Supporto strutturale: il tessuto connettivo fornisce un supporto strutturale al corpo, mantenendo la forma e la posizione degli organi e dei tessuti.

  • Protezione: protegge gli organi interni da danni esterni, come urti o traumi.

  • Immagazzinamento di energia: il tessuto adiposo, un tipo di tessuto connettivo, immagazzina l'energia sotto forma di grasso.
  • Regolazione dell'equilibrio idrico: il tessuto connettivo aiuta a mantenere l'equilibrio dei fluidi nel corpo.
  • Trasporto: il sangue, che è costituito principalmente da tessuto connettivo, trasporta nutrienti, ormoni e altre sostanze attraverso il corpo.
  • Fornitura di sostanze nutritive: il tessuto connettivo fornisce sostanze nutritive ai tessuti circostanti.

  • Difesa immunitaria: il tessuto connettivo contiene cellule immunitarie che aiutano a proteggere il corpo dalle infezioni.

  • Riparazione dei tessuti: il tessuto connettivo aiuta a riparare i tessuti danneggiati.

  • Comunicazione cellulare: il tessuto connettivo facilita la comunicazione tra le cellule attraverso le sostanze chimiche chiamate citochine.

  • Regolazione della temperatura corporea: il tessuto adiposo aiuta a regolare la temperatura corporea tramite la termogenesi.

Il tessuto connettivo è fondamentale per il mantenimento dell’omeostasi dell’intero organismo e una delle principali funzioni è quella di essere ricettacolo di tossine che vengono convogliate dal sangue ed immagazzinate nel connettivo stesso.
Queste tossine provengono principalmente dall'interno del corpo, e in particolare dal metabolismo cellulare (tossine endogene), ma anche dall'esterno, per esempio i virus, i batteri, i farmaci, i metalli pesanti, varie sostanze chimiche (tossine esogene).
L’equilibrio del tessuto connettivo può essere alterato anche da un eccesso di stress ed una dieta priva di sostanze antiossidanti che favoriscono lo stress ossidativo ed un eccesso di radicali liberi che, a lungo termine, determinano l’indurimento del tessuto connettivo che non sarà più in grado di garantire il corretto assorbimento dei nutrienti e l’eliminazione delle tossine, intossicando l’intero organismo.

i nostri aiutanti del caso

Area di azione: tessuto connettivo

Il ripristino della normale fisiologia del tessuto connettivo è indispensabile per garantire il corretto assorbimento dei nutrienti e l’eliminazione delle tossine.

Vuoi saperne di più sulla detossificazione del tessuto connettivo, o come utilizzare drepas® fibro e alcalinase?

Dieta

Il termine è inteso da noi in senso etimologico. Secondo l’approccio ippocratico, infatti, con dìaita (in gr. δίαιτα) si intendeva lo stile di vita finalizzato al benessere.


L’alimentazione influenza fortemente tale benessere, la flora batterica intestinale e, di conseguenza, l’equilibrio del sistema immunitario.

Molti pazienti, con malattie infiammatorie croniche, lamentano molto spesso anche disturbi digestivi di varia natura. Dopo aver mangiato, infatti, riferiscono la sensazione che uno o più alimenti abbiano disturbato l’organismo con sensazione di pancia gonfia, sonnolenza, rigurgiti acidi e pesantezza.

L’origine di molti dei disturbi digestivi da sensibilizzazione alimentare, allergie ed intolleranze, dipende dall’ aumentata permeabilità della parete intestinale; anche detta sindrome dell’ intestino gocciolante.

L’esposizione quotidiana a cibi facilitanti causa l’infiammazione cronica della mucosa intestinale del tenue che porta le giunzioni serrate delle cellule intestinali a non essere poi così serrate.

Di conseguenza, proteine (e non singoli aminoacidi come dovrebbe essere), tossine e patogeni e patobionti possono penetrare nell’organismo portando all’attivazione del nostro sistema immunitario.


Quali sono, quindi, i principali alimenti facilitanti?
Eccoli:

🥨

Lievito di birra

🥛🧀

Latte e derivati

🍬🍭

Zucchero bianco

🍝🥖

Glutine

🍞🥯

Frumento

🐖🥓

Carne di suino

🍆🍅🥔

Solanacee

melanzana, pomodoro, patata, peperone

🍫☕️

Xantine

tè, caffè e cioccolato

🥫🍔

Cibi nascosti

additivi ed emulsionanti nelle preparazioni industriali

L’eliminazione di questi cibi è fondamentale per il mantenimento di una corretta flora batterica intestinale e, di conseguenza, anche del sistema immunitario intestinale.

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l’e-book

E adesso... che mangio?

Per alimentarci al meglio dobbiamo introdurre nel nostro corpo i giusti nutrienti, limitando il più possibile cibi raffinati ed industriali. Dobbiamo garantire il corretto apporto di liquidi, vitamine ed antiossidanti per evitare l'invecchiamento cellulare e lo stress ossidativo.

Un libro di ricette gustose per gli intolleranti al glutine, latte vaccino e tanto altro, nato per tutti coloro che si trovano costretti a cambiare improvvisamente la loro alimentazione per un’intolleranza alimentare. La prima disperata reazione dopo il consulto è: “e adesso... che mangio?”


Scritto con cura dalla Dott.ssa Giorgia Pastore, il libro si basa sui pilastri dell’alimentazione che evita i cibi facilitanti. Disponibile sia in versione cartacea che digitale.

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Denti

I metalli e le procedure usate comunemente in odontoiatria producono tossine.


Il mercurio dall’amalgama, il titanio dagli impianti, il palladio, l’oro, il nickel, il cromo ecc. possono avere conseguenze tossiche sulle persone.

Normali procedure dentali come la devitalizzazione possono creare a loro volta esposizione ad altre sostanze tossiche come la formaldeide.

Non vanno dimenticate anche le tossine naturali o biologiche dovute alle infezioni.

Un’altra causa tossinica è la cavitazione che è una struttura porosa dell’osso causata dall’estrazione di un dente o dalla presenza di flogosi periapicale in un dente traumatizzato, otturato o devitalizzato. 

Nel momento dell’estrazione di un dente il tessuto periodontale (composto da cemento, legamento e osso alveolare, con funzioni di ammortizzatore e nutrizione) non ha più motivo di permanere e pertanto deve essere rimosso.

Le infezioni focali sono le responsabili del rilascio di tossine che poi causano sintomi in zone del corpo anche a grandi distanze da esse.

Queste infezioni possono derivare da siti delle radici di denti estratti, da infezioni peri-apicali di denti devitalizzati, da denti morti, da infezioni gengivali o periodontali.


Spunto tratto da: Odontoiatria Tossica di Graeme Robert Munro-Hall (Autore), Lilian Munro-Hall (Autore)

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